Sono a casa oggi, sto lavorando a varie idee… d’un tratto un’acquazzone estivo ha colto la mia attenzione e distolto lo sguardo dal computer e dalle mille righe di una storia nella quale mi sono immerso. Alzo gli occhi, guardo fuori. Leggere frecce d’argento e d’acqua infrangono la quiete di una tipica domenica estiva afosa. Ed ecco che fermo il tempo, ed immagini di tanti anni fa riecheggiano nella mia mente…immagini distorte di un ragazzo che lotta con il suo pianoforte, la sua fida musa e compagna di tante nottate insonni. E mi rivedo accasciarmi inerme davanti allo spartito di “Lezioni di Piano” che tanto mi ha fatto sognare/odiare la mia musa. Chiudo gli occhi, è un attimo. Il mare mi avvolge, siamo soli e ci facciamo trasportare verso nuovi infiniti orizzonti alla ricerca del silenzio assoluto che è in grado di regalarmi il privilegio di entrare in contatto con me stesso alla scoperta di ciò che sono stato e di ciò che sarò…è un lampo ciò che vedo, un bagliore dritto negli occhi. Mi riporta alla realtà, mi riporta alla ricerca della bellezza. Ah la bellezza…quanto è eterna la bellezza serena e sincera.